Forse avrai sentito parlare dei cosiddetti “veleni bianchi”.
Se non ne hai mai sentito parlare prima, ti sto per salvare la vita.
Non sto scherzando! Al massimo esagerando un po’.
Perché i veleni bianchi sono quei cibi estremamente diffusi ma molto dannosi.
La maggior parte degli esperti, parla di 4 veleni bianchi:
- Zucchero
- Farina
- Latte
- Sale
Alcuni ne aggiungono un quinto:
- Riso bianco
Ora, io mi sono documentato molto in proposito e sono arrivato alla conclusione che includere il riso nei veleni bianchi sia una scelta un po’ troppo talebana.
I danni che può fare non sono paragonabili a quelli degli altri quattro. Ed in particolare dei primi tre.
Già, perché zucchero, latte e farina creano una serie di danni davvero difficile da sospettare.
Il sale, seppur dannoso, è un passo indietro nella scala della pericolosità.
Ma perché vengono definiti veleni?
Perché intossicano l’organismo e portano a malattie degenerative.
Il più pericoloso tra i veleni bianchi: lo zucchero
Ma andiamo a vederli con ordine, partendo dal più pericoloso: lo zucchero.
Innanzitutto va detto che lo zucchero da un’elevata dipendenza. Paragonabile a quella per la cocaina.
Del resto, le due sostanze, attivano i medesimi centri del piacere del cervello.
Anzi, in uno studio condotto sui topi, la dipendenza da zucchero si è dimostrata più forte della dipendenza da cocaina.
Quindi, ora capisci perché è così difficile farne a meno. E perché quando inizi a mangiare una caramella, una ciliegia o un cioccolatino, poi non riesci più a smettere.
Inoltre, causa iperglicemia, rendendo quasi impossibile dimagrire. Oltre che rendendo molto più probabili malattie quali il diabete.
Ma non è finita: lo zucchero ha un potente effetto infiammatorio sul nostro organismo.
E’ sufficiente un solo pasto ricco di zuccheri, per generare una reazione infiammatoria estesa, che può durare per giorni.
E l’infiammazione è alla base della maggior parte delle malattie più gravi. Tra cui i tumori, il diabete di tipo II e l’Alzheimer. Oltre che di quasi tutti gli inestetismi e dell’invecchiamento precoce.
Per cui, per restare in salute e per migliorare il nostro aspetto, è fondamentale ridurre al minimo i consumi di zucchero.
E per zucchero non si parla solo di quello che aggiungiamo consapevolmente a pietanze o bibite, come il classico cucchiaino nel caffè.
Ma anche di tutto quello zucchero che si trova negli alimenti preconfezionati.
Nelle merendine, nelle bibite gassate, nei succhi di frutta industriali. E in tanti, tantissimi cibi.
La farina
Visto lo zucchero, parliamo adesso di farina. Il secondo dei veleni bianchi.
Anche questa crea infiammazione e iperglicemia. Per il semplice motivo che nel nostro corpo si trasforma in zucchero.
Mangiare pasta e simili, significa mangiare zucchero.
Anzi, peggio.
Perché oltre a tutte le problematiche causate dallo zucchero, la farina raffinata provoca anche permeabilità intestinale.
Questo problema, che in molti ritengono collegato al rapido aumento delle patologie autoimmuni, è strettamente legato al glutine.
Questa molecola ha la capacità di penetrare i villi intestinali, trapassando una barriera che non dovrebbe essere trapassata.
E purtroppo, il grano “moderno” ha un quantitativo di glutine venti volte superiore a quello normale.
Un livello intollerabile per il nostro intestino, che si trova a gestire un’infiammazione perpetua e ad attivare il sistema immunitario in maniera incontrollata.
Se già ti sembra grave, aspetta di sentire questa: perché se lo zucchero da più dipendenza della cocaina, la farina produce gluteomorfine.
Delle proteine che si legano ai recettori degli oppioidi e che ci danno un senso di appagamento e rilassamento. Oltre ad un’elevata dipendenza.
E questo è anche il motivo per cui la maggior parte delle persone che eliminano i carboidrati dalla propria dieta, diventano nervose e irritabili: sono in crisi d’astinenza.
Ti dico una curiosità. La farina raffinata nasce in epoca moderna per un solo motivo: quello di non essere mangiata dai topi.
Nei mulini, nei forni, nelle prime lavorazioni industriali, c’era il problema che la farina attirava i ratti. Così, a forza di tentativi, hanno creato la moderna farina raffinata. Che i topi non mangiano.
Il motivo è che è completamente priva di nutrienti. E gli animali, istintivamente, non mangiano ciò che non ha potere nutritivo.
Sul serio, la farina raffinata moderna è ciò che viene definita “caloria vuota”.
Ti fa ingrassare, senza nutrirti.
Il latte
E adesso possiamo passare al latte.
Devo dire che sono particolarmente legato a questa parte, perché mio padre è stato tra i primi a segnalare i problemi legati al latte.
Negli anni ’70 e ’80, diceva quello che tutti adesso dicono. Curando migliaia di pazienti. Ma attirandosi le critiche di centinaia di medici, nutrizionisti e sedicenti esperti, ancora convinti che il latte facesse bene e che fosse indispensabile per il calcio.
Calcio non assorbibile dagli umani, come mio padre faceva notare già allora.
I problemi del latte sono vari.
Il primo è che gli esseri umani, attorno ai due anni, perdono la funzionalità della lattasi, che è l’enzima che ci permette di digerire il lattosio, ovvero lo zucchero contenuto nel latte.
Poi, che il latte vaccino è concepito per animali con quattro stomaci ed è estremamente difficile da digerire per l’essere umano.
Ad aggravare le cose, il fatto che la qualità del latte è peggiorata drasticamente negli ultimi decenni.
In natura, la mucca pascola libera, mangia erba fresca e allatta il vitello per un periodo limitato dell’anno.
Oggigiorno la stragrande maggioranza delle mucche da latte vivono rinchiuse, nutrendosi di mangimi e non di erba o fieno.
Soprattutto, per assicurarsi che producano molto latte e che lo producano 12 mesi all’anno, vengono imbottite di ormoni e antibiotici. Per generare una produzione innaturale di latte e scongiurare le malattie che tale condizioni di vita generano.
Il risultato? Secondo un recente studio dell’università di Napoli (che puoi trovare qui: https://www.journalofdairyscience.org/article/S0022-0302(19)31042-2/fulltext), la metà delle marche di latte in commercio in Italia, contengono tracce evidenti di ormoni, cortisonici e antibiotici.
Ma non è finita! Perché anche questo, come i precedenti veleni, contiene una sostanza in grado di dare dipendenza.
Si tratta delle caseomorfine, proteine del tutto simili alla gluteomorfine, che si legano ai recettori degli oppiodi e ci danno una sensazione di appagamento e serenità. Oltre a rimbambirci un po’.
Il sale
Ora che abbiamo visto i primi tre, veniamo al sale.
E’ considerato il quarto tra i veleni bianchi, ma è sicuramente meno pericoloso degli altri.
Anche se, paradossalmente, per molti anni è stato ben più demonizzato.
Il sale è sotto accusa per questioni legate alla pressione e alla ritenzione idrica.
Tuttavia, non da dipendenza e ha effetti molto meno estesi e duraturi sul nostro organismo, rispetto ai precedenti veleni.
Quello che mi sento di raccomandare con il sale, è di non esagerare.
E di ricordarsi sempre che molto del sale che ingeriamo, non deriva da quello che aggiungiamo noi all’acqua della pasta, sulla carne o sull’insalata.
Ma da quello che è presente in maniera abbondante nei cibi industriali che compriamo al supermercato.
Una scelta saggia è sicuramente quella di preferire i sali colorati, al classico sale bianco raffinato.
Questo perché il colore è dato dai minerali presenti nel sale e quindi prodotti come il sale rosa dell’Himalaya o il sale nero delle Hawaii, sono più utili al nostro organismo.
A proposito di questo, ultimamente ci sono stati dei cosidetti “debunker”, che hanno messo in dubbio le qualità del sale dell’Himalaya, rispetto ai normali Sali raffinati.
Negare la presenza di minerali in questo sale è impossibile e le argomentazioni che hanno utilizzato sono decisamente poco convincenti.
Quindi, via libera al sale, ma con moderazione.
So di averti dato un po’ di brutte notizie. Sono italiano e sono affezionato anch’io alla pasta e alla pizza. Oltre ad adorare il gelato.
Ma se mi ascolti e se riuscirai a ridurre la quantità di veleni bianchi nella tua dieta, vedrai che ti sentirai meglio e ti vedrai meglio. In maniera duratura.
E poi, non dimentichiamolo: diventerà molto più facile ottenere un corpo ed un viso migliore.
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Se sei bella, la vita è più bella!
Nicola Cossater