E’ una delle tecnologie più utilizzate e conosciute per il rimodellamento corporeo. Andiamo a vedere come funziona la radiofrequenza.
Questa si utilizza prevalentemente per migliorare il tono tissutale, ma può essere d’aiuto anche nella lotta alla cellulite e ai cuscinetti.
Fondamentale sapere che esistono due tipi di radiofrequenza:
quella monopolare e quella bipolare.
La prima è caratterizzata da un manipolo e da una piastra che funge da secondo polo.
Il manipolo viene utilizzato a contatto con la pelle, sulla zona da trattare, mentre la piastra viene normalmente piazzata sotto al corpo della cliente.
Nel caso della radiofrequenza bipolare (detta anche multipolare), non si utilizza una piastra che faccia da polo negativo, perché entrambi i poli sono all’interno del manipolo.
Ho voluto partire da questa distinzione, perchè molte persone sono confuse e non sanno che questa tecnologia ha due versioni differenti. Adesso entriamo nel vivo e andiamo a vedere come funziona la radiofrequenza.
Nello specifico: come funziona la radiofrequenza
Sia la mono che la multi polare, sfruttano il calore per agire sulla pelle.
Il calore generato dal passaggio della corrente da un polo all’altro, infatti, provoca una denaturazione delle proteine delle fibre di collagene ed un conseguente accorciamento delle stesse.
Questo induce nel nostro corpo quel fenomeno conosciuto come supercompensazione: l’organismo si mette in moto per riparare il danno, inducendo i fibroblasti a produrre un maggior numero di fibre di collagene.
Per capirci, è un po’ come quando vai in palestra e fai pesi.
I muscoli non si formano perchè alzi i pesi.
Alzare i pesi stressa le fibre muscolari ed i muscoli si formano successivamente, quando il corpo produce nuove e maggiori fibre muscolari.
Quindi, se per entrambe le tipologie di radiofrequenza l’azione è generata dal calore, andiamo a vedere quali sono le differenze.
La radiofrequenza monopolare è in grado di agire più in profondità, agendo fino all’ipoderma ed essendo quindi efficace nel tessuto adiposo.
Andando a scaldare questa zona, riusciamo ad avere una riduzione della stasi circolatoria, e quindi a ridurre quella che spesso chiamiamo ritenzione idrica e, contemporaneamente, ad ottenere un effetto lipolitico sulla pelle.
Ovvero, riusciamo a contrastare sia la cellulite edematosa che i cuscinetti di grasso.
Questo, abbinato all’effetto di tonificazione che si ha sui tessuti superficiali, fa capire perchè spesso l’effetto di rimodellamento della radiofrequenza sia così evidente.
Per quello che riguarda la radiofrequenza multipolare, invece, l’effetto è più concentrato sulla zona superficiale, quindi si parla esclusivamente di tonificazione della pelle.
Un’eccezione si ha con quei macchinari che uniscono la radiofrequanza bipolare ed un manipolo ad effetto vaccum, che va a risucchiare i tessuti, per favorire il passaggio della corrente in uno strato più profondo dei tessuti.
Controindicazioni
La radiofrequenza è generalmente considerata come priva di controindicazione e completamente indolore.
Tuttavia, è consigliabile, come in molti altri casi, mettersi nelle mani di professionisti capaci e centri estetici seri, che dispongano di buoni macchinari e che sappiano gestire bene le potenze.
In questo modo sarai sicura di ottenere il massimo risultato e di non correre rischi.
Inoltre, il mio consiglio è di non iniziare ad utilizzare la radiofrequenza troppo presto, perchè un uso troppo prolungato negli anni può portare ad un punto in cui la pelle non riesce più a reagire allo stimolo.
Per come la vedo io, mai prima dei 25 anni, a meno di casi particolarissimi.
Per esempio, l’abbiamo utilizzata, col contagocce, su modelle che volevano essere perfette per il casting del giorno dopo.
Tra i 25 ed i 45 anni va usata con intelligenza, mentre dopo questa età si può abbondare con più tranquillità.
Ma c’è un’altra cosa a cui fare attenzione e che si dice troppo raramente: la radiofrequenza è efficace solo in presenza di tessuti ben idratati.
Su pelli disidratate o alipiche, i risultati sono scarsi o inesistenti e spesso si rischia di peggiorare la situazione.
Quindi, in questi casi, è importante fare dei trattamenti di preparazione del tessuto, per non rischiare di fare una seduta molto fastidiosa dal punto di vista della sensazione e inutile dal punto di vista dell’efficacia.
Il motivo di questa scarsa efficacia sui tessuti non bene idratati, lo troviamo ripensando a come funziona la radiofrequenza: facendo passare l’energia da un punto A ad un punto B. E sappiamo benissimo che l’acqua è un ottimo conduttore.
Quindi, per ottenere il massimo dalla seduta di radiofrequenza, oltre ai trattamenti di preparazione in istituto o a casa, in presenza di pelle disidratata o alipica, è sempre consigliabile intervenire anche dall’interno, con un’adeguata alimentazione e idratazione, oltre che con degli integratori.
Perchè comunque, un tessuto disidratato è terreno fertile per gli inestetismi e rende molto più difficile ottenere dei miglioramenti.
Anche per questo nel protocollo CellStop diamo grande importanza all’idratazione profonda dei tessuti.
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Se sei bella, la vita è più bella!
Nicola Cossater