10 alimenti antinfiammatori

cibi antinfiammatori

Perché mai un esperto di bellezza dovrebbe fare un articolo sugli alimenti antinfiammatori? Te lo spiego subito!

Negli ultimi anni, fortunatamente, si è iniziato a parlare maggiormente di uno dei problemi più gravi per la  nostra salute e bellezza: l’infiammazione cronica. Un problema che colpisce, con gravità diversa, tantissime persone.

Dal punto di vista medico, quello dell’infiammazione cronica è un problema che può portare a molte malattie, anche gravi.

Addirittura, sta prendendo sempre più piede una teoria secondo la quale le malattie, l’invecchiamento e la morte, siano tutte legate a doppio filo all’infiammazione.

Ma io non sono qui per parlare della parte medica.

E’ un argomento molto serio che invito tutti ad approfondire.

Come al solito, preferisco parlare di ciò che conosco bene, ovvero la bellezza.

Perché lo stato di infiammazione cronica può avere effetti devastanti sul nostro corpo e sulla nostra pelle.

Cellulite, difficoltà a dimagrire, rughe, invecchiamento precoce. Sono solo le prime cose che mi vengono in mente e che sono legate allo stato infiammatorio.

In pratica, se il nostro organismo vive in uno stato di lotta perpetua con l’infiammazione, non potrà funzionare bene.

Ci farà ammalare. E ci farà imbruttire.

Ed ecco perché è assolutamente importante combattere lo stato infiammatorio.

E lo puoi fare scegliendo meglio quello che mangi.

Quindi, ecco un elenco di dieci alimenti antinfiammatori.

Alimenti antinfiammatori: l’elenco

Tè verde: il tè verde è originario della Cina e del Giappone ed è noto per le sue grandi proprietà antiossidanti. In particolare, contiene un polifenolo (epigallocatechina gallato) che oltre ad un forte effetto antiossidante, ha anche un ottimo effetto antinfiammatorio. E’ una bevanda che andrebbe consumata tutti i giorni. Ma ricorda che contiene anche caffeina, quindi non esagerare. Una tazza alla mattina e magari una a mezzogiorno, sono l’ideale.

Crucifere: le crucifere sono alimenti ricchi di un particolare composto fitochimico, che li rendono a tutti gli effetti alimenti antinfiammatori. Questo composto si chiama sulforafano e broccoli, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles e le altre crucifere ne sono ricchi.

Però attenzione: il sulforafano si crea nel momento in cui la verdura in questione viene sminuzzata  o masticata. E questo processo non è immediato. Quindi, se tagli il broccolo e poi lo cuoci subito, non farà in tempo a formarsi e perderai la parte più importante di questo cibo. Se vuoi essere sicura di introdurre nel tuo corpo il sulforafano, taglia le crucifere 40 minuti prima di cuocerle. In questo modo, la reazione che porta alla formazione del sulforafano sarà completa e, a quel punto, la cottura non potrà eliminarlo.

Ti ricordo anche che le crucifere hanno poche calorie ed un elevato effetto saziante. Sono quindi ottime da inserire in maniera ricorrente nelle tua dieta.

Curcuma: la curcuma è una spezia utilizzata fin dalla notte dei tempi è ha dimostrato una grandissima efficacia nella lotta alle infiammazioni. In particolare, la curcumina, riesce ad interagire con la cascata infiammatoria, bloccandola.

Il metodo più classico per assumere la curcuma è quello di scioglierla in acqua calda, come una tisana. Ma si può aggiungere direttamente alle pietanze, come qualsiasi altra spezia. Un consiglio è quello di abbinarla al pepe nero, che ne aumenta la biodisponibilità.

Zenzero: lo zenzero è una pianta tipica dell’Asia, caratterizzato da un particolare retrogusto piccante. La maggior parte di noi lo consce o per i classici biscotti natalizi, o per il Moscow Mule. Inutile dire, però, che non si può considerate come antinfiammatorio, né come biscotto, né come cocktail.

Ciò che serve a noi è il gingerolo, principio attivo che si trova nella radice, e che ha un’azione antinfiammatoria che l’università di Copenaghen ha paragonato a quella dell’ibuprofene. Consigliata l’assunzione dopo i pasti, visto che aiuta anche a combattere il gonfiore addominale. Come la curcuma, si può grattuggiare sugli alimenti, oppure bere infuso nell’acqua calda.

Frutti di bosco: i frutti di bosco sono noti per le loro proprietà antiossidanti, ma sono sicuramente anche degli alimenti antinfiammatori. Questa azione è data dal fatto di essere ricchi di antociani, un pigmento vegetale con grandi proprietà benefiche. Svolgono anche un’azione vasoprotettiva, aiutando tutte quelle persone col problema dei capillari fragili. Informazione di servizio: i frutti di bosco sono uno dei pochi frutti che mantengono intatte le loro caratteristiche anche dopo il congelamento. Quindi, vanno bene anche quelli surgelati.

Semi di chia e semi di lino: questi semi sono spesso inseriti nelle liste dei super food, per le loro caratteristiche. Ricchi di fibre e vitamine, sono anche una delle principali fonti vegetali di omega 3. Li puoi mettere nell’insalata, nei frullati e ovunque ti venga in mente.

Avocado: negli ultimi anni questo frutto ha vissuto una vera e propria stagione di gloria. Buono e nutriente, si è imposto sulle tavole di tutto il mondo. Ricco di grassi buoni, ha un’ottima efficacia antinfiammatoria. E’ importante soprattutto per la sua capacità di riparare la mucosa gastrica e quella intestinale.

Pesce azzurro: ricchi di gusto e fonti perfette di proteine e omega 3, i pesci azzurri entrano di diritto nella top ten degli alimenti antinfiammatori. I più conosciuti sono sardine, merluzzo, sgombro, aringhe, acciughe, spada, tonno, ricciola e salmone.

Tutti questi pesci sono ricchissimi di omega 3 e sono ottimi per la tua alimentazione. Tuttavia, bisogna fare una precisazione importante: c’è da fare molta attenzione alla taglia e alla provenienza.

La taglia è importante perché i pesci piccoli, come lo sgombro o le sardine, hanno una vita più corta e non fanno in tempo ad assumere metalli pesanti. Problema che invece hanno i pesci più grandi, come il tonno, che sempre più spesso presentano tracce di mercurio nella propria carne.

Quanto alla provenienza, c’è da fare una grande distinzione tra il pesce pescato, definito anche selvaggio, e quello allevato.

L’esempio più classico viene dal salmone. La maggior parte degli italiani non ha mai nemmeno assaggiato il salmone selvaggio, che è molto difficile da reperire. Ma le caratteristiche organolettiche del salmone selvaggio sono decisamente più allettanti del salmone allevato.

In particolare, il salmone selvaggio è ricco di omega 3, dall’effetto entinfiammatorio. Mentre il salmone allevato è ricco di omega 6, dall’effetto infiammatorio. Ecco perché dovresti evitare, anche se è buono, il salmone affumicato. E si, anche quello che mettono sul sushi.

Verdura a foglia larga: considerati da molti come l’insalata per eccellenza, queste verdure sono decisamente salutari. Hanno un effetto alcalinizzante e sono ricche di vitamine, fibre e minerali. Perfette per ridurre l’infiammazione generale del corpo. Dovrebbero essere consumate tutti i giorni, o quasi. E poi, se ti abitui a mangiarne un piatto abbondante ad inizio pasto, ti sarà più facile mangiare di meno, grazie al loro effetto saziante.

Aglio: non sempre facile da inserire nella dieta, a meno che non si viva su un’isola deserta, l’aglio è noto per prevenire diverse malattie. Contiene quercetina, che svolge un’azione antiossidante e antinfiammatoria.

Sei quello che mangi

L’alimentazione ha un ruolo di primo piano per la nostra salute e per la nostra bellezza.

Se ridurrai il cibo spazzatura e introdurrai questi alimenti antinfiammatori nella tua alimentazione, sicuramente aiuterai il tuo organismo a stare meglio. E ti sentirai più in forma. E ti vedrai più bella.

E se vuoi una mano, per piacerti di più e piacere di più, io ed il mio staff siamo a tua disposizione.

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Se sei bella, la vita è più bella!

Nicola Cossater

Cossater beauty

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